Caproni Ca 331 B "Raffica" - Prototipo
M.M. 427
Progettato come ricognitore il 31 agosto 1940 il collaudatore Ettore Wenghi portò in volo il bimotore Ca.331 “Raffica” prototipo MM.427. Le prove effettuate dimostrarono le eccellenti prestazioni del velivolo ma la Regia Aeronautica espresse il parere di soprassedere agli ordinativi.
Nel frattempo gli sviluppi del conflitto avevano creato nuove forme di lotta, come la scorta ai convogli, la caccia notturna, l’assalto anticarro e l’aerosiluramento. A questo punto la R.A. rivolse nuovamente la sua attenzione al “Raffica” e fu confermato nel ruolo di futuro velivolo da combattimento. Sostituito i motori con i più potenti Delta IV ed il muso da vetrato a solido, denominato Ca.331B, tornò a Guidonia nel maggio 1943 per un nuova ciclo di prove.
Subito dimostrò di essere un ottimo aereo capace di volare a 505 Km/h e di salire a 6000 m in 14’50”. Il collaudo sul campo della ditta, a Ponte San Pietro, avvenne l’11 giugno 1943 con sei mitragliatrici da 12,7 mm nel muso solido, una da 12,7 nel settore inferiore e una da 12,7 sistemata nella torretta dorsale Caproni-Lanciani Delta E. L’armistizio sorprese il Ca.331B MM.427 in ditta e il Ca.331 MM.428 a Guidonia cadendo in mano tedesca.
Modello Scala 1:72